QUANDO ADDESTRARE UN GATTO
I gatti sono molto indipendenti e forse per questo motivo molti padroni non ci provano nemmeno ad addestrali. Eppure, con un po’ di pazienza e qualche trucco, addestrare il vostro gatto è possibile. Molte persone credono che i gatti non possano essere addestrati perché i gatti non sembrano rispondere a molti dei metodi usati per addestrare i cani. L’addestramento del gatto può iniziare a tutte le età. In generale, comunque, il consiglio è quello di iniziare fin da cucciolo: sicuramente gli esemplari più piccoli potrebbero avere difficoltà a concentrarsi, ma rendere l’addestramento un gioco può aiutare. Addestrare un gatto adulto, infatti, potrebbe richiedere più tempo e maggiori sforzi.
I gatti amano l’indipendenza: poco inclini al volere altrui e assolutamente decisi nel portare a termine la marachella che hanno in mente, difficilmente si fanno mettere i piedi in testa da chi li vuole prevaricare.
I FATTORI DA TENERE PRESENTE
È ovvio però che mentre per il cane vi saranno addestramenti come quello relativo alla protezione, il gatto invece non potrà essere addestrato in questo. A spiegare perché ciò non è possibile è l’indole del gatto: quest’ultimo non è un animale da guardia, ma molto indipendente. Il cane invece è più propenso a proteggere e difendere la propria famiglia da eventuali malintenzionati.
Un ulteriore fattore da sottolineare è il fatto che nel caso del gatto, gli insegnamenti dovranno essere impartiti dal padrone. Se anche tu vorrai addestrare il tuo gatto infatti dovrai rimboccarti le maniche senza poterti affidare ad un addestratore. Non esiste infatti un addestratore di gatti! Casomai, se necessario, ti potrai rivolgere ad un esperto del comportamento di questi felini, anche se non sarà necessario. Una volta che avrai appreso il meccanismo adeguato per poter impartire gli insegnamenti di base al gatto, potrai anche insegnargli quelli meno comuni.
Per fare un esempio, c’è anche chi è riuscito ad insegnare al gatto a riportare un bastone o una pallina, dopo averla lanciata. Anche questo tipo di giochi infatti rientra negli addestramenti da poter impartire al proprio amico a quattro zampe. Certamente, nel caso del bastone sarà difficile abituare il gatto a riportarlo, dato che si tratta di un gioco amato più da un cane, che da un felino, ma si può.
IL PRIMO PASSO E’ CAPIRE IL GATTO
Il primo passo per addestrare il tuo gatto è capirlo. I gatti non sono sociali come i cani. I cani sono stati allevati appositamente per lavorare insieme alle persone, mentre il motivo principale per cui i gatti sono stati addomesticati è stato quello di uccidere i parassiti da soli. Quindi sono indipendenti e non sono naturalmente propensi a lavorare per lode e attenzione come lo sono i cani. Inoltre, non sono altrettanto facili da motivare. Devi usare degli snack e premi davvero speciali che il tuo gatto trova irresistibili.
L’addestramento del tuo gatto ha importanti vantaggi. Stai stimolando il suo corpo e la sua mente, il che aiuta a mantenerlo sano.E passare del tempo insieme significa rafforzare il legame che condividi.
Ma proprio qui si pone una questione dirimente per capire come addestrare un gatto: dal momento che questa è un’attività realizzabile con tutti i tipi di felini, è anche bene ricordare che qualunque tipo di addestramento deve essere fatto nel pieno rispetto dell’animale, senza, cioè, usare le maniere forti né dovere ricorrere ad alzare il tono di voce. Al contrario, e specie con un gatto, se si sceglierà la strada del pugno duro si otterranno risultati contrari a quelli desiderati, se non anche un bel nulla di fatto.
COLLABORARE CON IL GATTO
Addestrare il vostro gatto non è impossibile, anche se a volte lo sembra. Il segreto del successo quando si addestra un felino è trovare un modo per convincerlo a collaborare. Insomma, dovrà capire che c’è un patto fra di voi. Quando si parla di “fare un patto”, i metodi disciplinari devono essere completamente esclusi. I gatti non imparano attraverso le punizioni o la disciplina. Inoltre, punire un gatto può causargli stress e di conseguenza problemi di salute e comportamentali.
Se state cercando di addestrare il vostro gatto, la pazienza e il rinforzo positivo sono essenziali. Non dimenticatelo.
QUANDO INIZIARE L’ADDESTRAMENTO DEL GATTO
Prima ancora di capire come addestrare un gatto, è opportuno imparare a rispettarlo e ad avere così la sua attenzione.
Per iniziare è importante sottolineare una cosa: è bene addestrare un gatto quando questo è ancora un cucciolo: più l’animale cresce e più è difficile lavorare con lui per un’educazione che sia soddisfacente per entrambe le parti. La giovane età dei cuccioli, invece, permette loro di imparare divertendosi e, quindi, di apprendere in un tempo molto più ridotto (e con maggiore soddisfazione per il padrone) rispetto al gatto adulto.
ADDESTRARE IL GATTO SIN DA PICCOLO
Se vuoi sapere come educare un gatto devi innanzitutto sapere chela sua educazione è fondamentale fin dai primi momenti della sua vita perché se lo educhi bene fin da subito, il micio diventerà un gatto adulto felice ed equilibrato e farà parte della famiglia a tutti gli effetti. Per fare ciò ci sono alcune cose che dovresti evitare di fare come non picchiarlo, non scuoterlo, e la più difficile da rispettare: non gridare per sgridarlo. Piuttosto se si comporta male emetti un suono acuto, ad esempio battendo le mani.
Tieni sempre presente che anche per il gatto vale la logica del rinforzo positivo. Incentivalo quindi a comportarsi bene con premi come coccole, crocchette per gatti e snack golosi: questi infatti saranno percepiti come incoraggiamenti. Stai attento a non esagerare però con gli snack golosi. In particolare questa logica può essere utile per risolvere il problema che porta i mici a graffiarti i mobili, tende o divani. D’altronde per il gatto è perfettamente normale “farsi le unghie”, gesto che serve soprattutto a segnare il territorio ma anche per rilassarsi. Per questo ti consigliamo di prendereun tiragraffi per gatti utile per mantenere in buono stato sia le sue unghie che i tuoi arredamenti e di dargli un premio ogni volta che lo utilizza.
TEMPO E PAZIENZA PER ADDESTRARE IL GATTO
Ogni gatto ha i propri tempi per imparare. Ciò significa che l’esercizio deve essere ripetuto per diversi giorni o settimane, più volte al giorno, per brevi periodi. Coerenza e ripetizione sono fondamentali. Se lasciate perdere l’addestramento per alcuni giorni, il gatto dimenticherà ciò che ha imparato. Allo stesso modo, se le sessioni di allenamento sono troppo lunghe, il gatto si annoierà e perderà interesse.
Quando il vostro gatto avrà imparato a rispondere al segnale del clicker, sarà pronto anche ad imparare a obbedire. Proprio così, i gatti possono imparare a rispondere ai segnali vocali. Durante questo step nell’addestramento del vostro gatto dovrete produrre un rumore diverso prima di dargli da mangiare: aprite una borsa o una lattina, chiamatelo o fate schioccare la lingua. Il felino imparerà ad associare quel rumore con qualcosa di positivo (il cibo) e si rivolgerà a voi quando lo sentirà.
Una volta constatato che il gatto ha capito, il passo successivo è incoraggiare questo comportamento al di fuori dei normali tempi di alimentazione. Iniziate dalle brevi distanze.
Fate rumore, usate il clicker quando arriva il gatto e ricompensatelo con il premio. Quando questo meccanismo inizia a funzionare, chiamate il gatto da lunghe distanze e iniziate l’allenamento un po’ alla volta, in modo che obbedisca agli altri ordini.
IMPARARE A CASA
Grazie alla loro spiccata capacità di orientarsi nello spazio e alla loro incredibile memoria, i gatti possono ritrovare facilmente il luogo in cui sono riusciti ad aggiudicarsi una gustosa preda. Il preponderante istinto alla caccia nei gatti non esclude che possano trovare divertenti anche le fasi di apprendimento che non includano una preda. Per alcuni gatti infatti risulta intuitivo saltare su una superficie rialzata e allungare la zampina per aprire facilmente una porta.
Altri gatti invece hanno capito come usare il bagno. La routine dei pasti è un altro chiaro esempio: basta prendere in mano la ciotola delle crocchette per far scendere dal divano persino il più pigro dei gatti domestici. Sebbene l’educazione del gatto sia un processo lungo, potrai comunque raggiungere degli obiettivi in breve tempo, come succede anche coi cani.
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