IL LINGUAGGIO DEI GATTI
I padroni dei gatti sognano di imparare a capire questi animali, molto più dei loro compari cani. I gatti risultano enigmatici, hanno un bel caratterino, molto meno lineare e spesso anche lunatico, motivo per cui se riuscissimo a decifrare almeno in parte il loro linguaggio la convivenza potrebbe migliorare.
Si dice che più parliamo con i gatti, più essi sono incoraggiati e disposti a comunicare con noi: proviamoci, stando anche attenti ad ascoltarli e osservarli, due azioni che ci si scorda di fare anche con gli esseri umani.
Per impostare un rapporto rispettoso con il vostro gatto, è importante capire come e cosa ci comunica, e quindi iniziare a comprendere il linguaggio dei gatti. Analizziamo il linguaggio del corpo del gatto e il modo in cui esprime i suoi sentimenti attraverso fusa e miagolii.
COME CONQUISTARE LA FIDUCIA DEL GATTO
Per iniziare una buona relazione con i nostri a-mici è importante conquistare la fiducia di un gatto, il che non è sempre facile: bisogna avere molta pazienza e coerenza. Il gatto “vede” l’essere umano come un suo simile, con cui riesce a creare profonde relazioni d’intesa. Ricordiamoci, però, che i gatti domestici sono animali con un fortissimo senso di sopravvivenza e sanno vivere in solitudine, ed è per questo che tradire in qualche modo le loro aspettative e la loro fiducia può costare la rottura definitiva della vostra relazione.
Per evitare che questo accada, e che la vostra amicizia vada a farsi benedire, è importante dedicargli del tempo, anche pochi minuti al giorno: interagite con lui, giocateci, parlategli e, al momento del pisolino, evitate di importunarlo, di accarezzarlo o di toccarlo. È importante rispettare i suoi ritmi e se si scansa quando voi state per fargli una carezza, non forzatelo.
Per poter entrare in empatia con il nostro gatto e capirne le esigenze dovremmo iniziare a capire il linguaggio dei gatti attraverso il loro linguaggio del corpo. È importante non valutare il singolo segnale, ricordiamoci che per avere una buona valutazione bisognerà osservare il linguaggio dei gatti nel suo insieme, altrimenti il rischio è quello di fraintendere le sue necessita.
CAPIRE IL LINGUAGGIO DEI GATTI
Attraverso i segnali del corpo il gatto comunica ed esprime i suoi stati d’animo. E’ quindi molto importate imparare a capire questo “linguaggio” per poter entrare in empatia con il nostro micio e capirne esigenze ed emozioni. Ovviamente è necessario valutare ogni atteggiamento osservando il gatto nel suo insieme e nel contesto, non solo nel singolo segnale, altrimenti si rischia sempre di incappare in interpretazioni approssimative, se non addirittura di fraintenderle. Analizziamo in generale i segnali più evidenti:
Quando vogliamo interagire con il nostro gatto nel modo corretto, abbiamo la necessità di conoscere il reale significato dei segnali che ci manda. Capire il linguaggio dei gatti non è una missione impossibile: basta saper osservare con attenzione ciò che fa e valutarne il contesto. Difatti, per capire il proprio gatto bisogna saper interpretare bene i gesti e i segnali tipici della specie gatto, in questo modo si riuscirà a comprendere, in generale, come comunicare con i gatti e soprattutto a capire cosa pensano i gatti.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO DEL GATTO
Per quanto riguarda il tronco del gatto, l’immagine più comune che ci viene in mente è il gatto che fa la gobba ovvero quando il gatto alza il pelo e si drizza sulle quattro zampe per apparire più grande, scoraggiare e mettere in fuga il potenziale avversario.
Al contrario, se vuole risultare al suo avversario come sottomesso, si schiaccerà a terra, acquattato su un fianco per farsi più piccolo.
Un altro comportamento legato, però, non al movimento del pelo ma al movimento della pelle è il rolling. Questo è tipico dei felini e consiste in un vero e proprio rotolamento della pelle sul dorso a mo’ di onda. Quando lo fa il nostro gatto di casa, questo comportamento molto particolare ha un significato di ricerca di contatto fisico. Mi raccomando non va confuso con la sua degenerazione in patologia comportamentale (rolling skin o iperestesia felina).
Il più comune comportamento legato al busto è lo strusciarsi sui fianchi addosso ad oggetti e/o persone. Questo è un altro comportamento affiliativo che il gatto utilizza per rilasciare marcature olfattive e richiedere un contatto fisico con l’essere umano, molto spesso è anticipato dal rubbing. Fanno ovviamente parte del linguaggio del busto anche i normali comportamenti legati all’attività fisica come il rotolarsi, il saltare e l’arrampicarsi. Questi, se regolarmente esplicati, indicano un generale stato di benessere del gatto.
IL LINGUAGGIO DELLA CODA DEL GATTO
Scopriamo lo stato d’animo del nostro micio analizzando il linguaggio della coda del gatto:
- Gatto pauroso: la coda del gatto è tenuta in basso e il pelo è arruffato.
- Saluto: coda dritta tenuta in verticale. Atteggiamento di saluto e di fiducia (visibile nei gattini nei confronti della madre).
- Gatto aggessivo o attacco imminente: la coda viene agitata velocemente.
- In attenzione e amichevole: la coda del gatto è dritta con la punta piegata, rivolta verso l’interno.
- Interessato: la coda è curva verso il basso con la punta rivolta in su.
- Gatto maschio intento a marcare il territorio: la coda è tesa in verticale con tremolio visibile.
- Gatto rilassato: la coda è rilassata, e la punta tende in su.
- Comportamento del gatto sottomesso: la coda è tenuta bassa o addirittura messa tra le gambe (come nel cane).
- Stato di irritazione che precede un attacco o la fuga: pelo del gatto arruffato con coda e corpo arcuati. Questa postura serve per aumentare le sue dimesioni davanti a un pericolo.
IL MIAGOLIO DEL GATTO
Il miagolare è il parlare del gatto, non è certo l’unico elemento del linguaggio gatti a cui badare Ci sono diverse sfumature di miagolii ma tutti fanno intendere la voglia di dirci qualcosa da parte del felino. A volte vuole richiamare l’attenzione, altre invece vuole cibo, oppure uscire dalla porta che gli abbiamo chiuso distrattamente.
Non sono miagolii ma sono sempre suoni, le fusa, spesso e volentieri di contentezza, ma ci sono casi in cui addirittura il gatto vuole manifestare gratitudine. Il linguaggio gatti cambia totalmente durante il combattimento, quando diventa esplicitamente ostile, allo stesso modo, si fa ricco di miagolii acuti e intensi in fase di corteggiamento.
Alcuni gatti sono dei veri e propri chiacchieroni: i gatti domestici sono più portati alla comunicazione vocale rispetto ai gatti selvatici. Quando i proprietari rivolgono loro la parola rispondono con vocalizzi, come se avessero capito quello che l’amico umano stesse dicendo. In realtà il gatto che miagola sa, per esperienza, che i suoi miagolii spesso inducono il proprietario a somministrare cibo o coccole, quindi userà (a suo piacimento) questa tattica. Anche il richiamo dell’amico umano se verrà associato a qualcosa di piacevole, aumenterà le probabilità di risposta del gatto. Insomma, il gatto ci considera al suo pari: ci si condiziona a vicenda e questo migliora le interazioni tra gatto e padrone, consolidando il legame.
LE FUSA DEL GATTO
Il tipico suono che fa “fron fron”, ovvero le fusa, è un suono caratteristico dei felini, che serve per esprimere benessere o per ottenere cibo e attenzione e si manifesta sin dalla prima settimana di vita. Questo particolare suono è il risultato dalle contrazioni dei muscoli della laringe e del diaframma: le contrazioni del diaframma fanno vibrare l’aria quando passa nei polmoni. I cuccioli di gatto si strofinano contro la mamma e fanno le fusa per ottenere le sue attenzioni o la pappa. Nel gatto adulto si manifestano quando viene accarezzato e coccolato. Si strofina contro l’amico umano con il corpo o solo con la testa, e spesso accompagna questo suono con un movimento ritmico delle zampe, il cosiddetto gatto che fa la pasta. Nella maggior parte dei casi, il gatto che fa le fusa è felice e soddisfatto, ma talvolta può succedere che il gatto fa le fusa quando soffre o sta male: in questo caso sono sintomo di ansia, e il micio cerca in questo modo di tranquillizzarsi.
I MORSI DEL GATTO
Anche i morsi fanno parte del linguaggio dei gatti e vanno interpretati. Ci sono quelli scherzosi, di tenerezza, quelli che scappano durante un gioco, e poi quelli da difesa, quando il gatto si sente minacciato o invaso. Basta guardare come si muove il resto del corpo e le circostanze per comprendere il messaggio.
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