IL CALORE NEI GATTI
Quando si parla di cani, di gatti o di altri animali che condividono con noi la nostra casa si parla più spesso di alcune tematiche come alimentazione ed educazione, mentre ci si concentra poco su altre molto importanti nella vita dei nostri amici, ad esempio, la pubertà e il calore.
Molto spesso, infatti, si conosce poco o male di uno dei periodi più delicati, ma importanti per le nostre donne con la coda: a volte ci basiamo sul “sentito dire” o commettiamo l’errore di considerare il calore delle nostre amiche a quattro zampe uguale o, perlomeno, molto simile con il ciclo femminile.
La pubertà e il calore si manifestano in modo differente e in periodi e con cadenze diverse nelle varie specie animali. Oggi ci dedichiamo alle nostre gatte cercando di capire di più sui problemi delle gattine.
COSA SIGNIFICA GATTA IN CALORE
La gatta è in calore o anche in estro, quando è fertile e pronta per l’accoppiamento.
Le gatte, dette anche le Regine, raggiungono la maturità sessuale tra i 6 e i 10 mesi ad eccezione di alcune razze (Persiane e Birmane) che possono manifestare i primi comportamenti sessuali intorno ai 2 anni di vita.
Il gatto è una specie che ha calori “poliestrali stagionali”: questo significa che la Regina va in estro e ci resta per circa 7-10 giorni, poi ha un periodo di quiescenza (da 1 a 4 settimane), poi un altro calore e così via fino a che non rimane incinta.
Anche se i gatti possono andare in calore e produrre una cucciolata in un qualsiasi periodo dell’anno, tipicamente la “stagione degli amori” inizia in primavera quando le giornate sono più lunghe. Sono proprio le diverse ore di luce e di buio ad agire sugli ormoni e a determinare i cambiamenti nei comportamenti delle femmine.
IL CALORE DELLA GATTA
Le gatte entrano nel periodo della pubertà molto presto, tra i sei e i nove mesi e, nonostante siano ancora piccole, sono già in grado di accoppiarsi, rimanere gravide e dopo un periodo di gestazione che in media dura sessanta giorni, far nascere i cuccioli.
La gatta, così come i cani, vanno in calore più volte durante l’anno, ma non facciamo confusione tra i due: il ciclo estrale tra cani e gatti è diversissimo!
La ciclicità delle gatte è influenzata dal cosiddetto fotoperiodo: cioè l’esposizione alla luce dei nostri amici animali, per questo le gatte che vivono all’aperto, quindi in condizione di illuminazione naturale, di solito durante i mesi invernali non vanno in calore, mentre le gatte che passano il loro tempo in casa possono avere il ciclo anche tutto l’anno. Mentre nei cani il ciclo è generalmente ogni 6 mesi.
Un’altra grande differenza tra gatti e cani è l’ovulazione. La gatta, infatti, non ovula mai a meno che non si accoppi con un gatto, a differenza dei cani. L’ovulazione è quindi indotta dal maschio e dalla stimolazione dei recettori che sono presenti sugli organi genitali della nostra gattina.
IL COMPORTAMENTO DELLA GATTA IN CALORE
Le gatte vanno in calore con maggiore intensità in primavera, l’epoca con più ore di luce e calore, ma l’estro potrebbe apparire anche in inverno se vivono in una casa con riscaldamento e luce artificiale. E dato che le gatte possono andare in calore più volte, a intervalli di 2-3 settimane, la sterilizzazione è il sistema migliore per evitare il problema.
Quando la femmina va in calore assume un atteggiamento particolare: perde l’appetito, diventa più affettuosa e “svenevole” del solito, strofina testa e collo contro tutti gli oggetti che trova, si rotola per terra, si lamenta e miagola in modo straziante, cerca di uscire da casa in cerca di un compagno.
I gatti maschi interi (che cioè non hanno subito la castrazione) marcano il proprio territorio con schizzi d’urina particolarmente maleodoranti, perché ricchi di ormoni, soprattutto nel periodo del calore. Il numero dei calori di un maschio in un anno è imprecisabile e la durata di ognuno dei cicli (di circa una settimana, ma anche più) è condizionata dalla possibilità o meno che trovi soddisfacimento sessuale.
Diversamente dalla gatta, il maschio in calore non ha la tendenza a essere affettuoso e diventa, anzi, impaziente e irrequieto.
QUANTO DURA IL CALORE NELLA GATTA
Le gatte sono poliestriche in stagioni con giornate lunghe. Ciò significa che hanno diversi calori di fila dalla primavera all’autunno: ogni 2 o 3 settimane avranno un nuovo calore che finirà solo se rimarranno incinte o durante i mesi invernali. Tuttavia, alcune gatte domestiche hanno calori tutto l’anno a causa della buona alimentazione e della luce artificiale. La maggior parte delle gatte ha l’ovulazione indotta, cioè ovulano solo se c’è un rapporto sessuale o una stimolazione vaginale.
LE FASI DEL CICLO RIPRODUTTIVO DELLA GATTA
Il ciclo riproduttivo di una gatta in calore è composto da quattro fasi:
- Proestro: insieme all’estro, rappresenta la fase di calore e dura da 1 a 3 giorni. In questa fase, la femmina attrae il maschio, ma non si lascia montare, anzi può soffiare, graffiare e ringhiare se si avvicina. È anche il momento in cui i follicoli ovarici si sviluppano e aumentano gli estrogeni, che sono la causa del cambiamento nel comportamento.
- Estro: dura da 2 a 6 giorni, anche se può arrivare fino a 12. In questa fase, la gatta accetta il maschio e può restare incinta. Inoltre, in questa fase, i follicoli ovarici aumentano di dimensione e si producono più estrogeni. Se non c’è accoppiamento, non ci sarà ovulazione. Poi, se ci sono abbastanza ore di luce (circa 12), tornerà in calore; altrimenti:
- Anestro: fase di inattività ovarica fino alla stagione successiva, che di solito dura dai 3 ai 4 mesi.
- Interestro: periodo tra due calori consecutivi che di solito dura circa 7 giorni.
Una piccolissima percentuale di gatte può ovulare spontaneamente. In questo caso, dopo il calore, la gatta avrà una pseudogestazione o una falsa gravidanza che, al termine, porterà ad un nuovo calore o all’anestro, a seconda del fotoperiodo. Di solito il suo comportamento non cambia e non produce latte, cosa che avviene nei cani. Se succede, dura da 24 a 45 giorni.
IL RICONOSCIMENTO DELL’ESTRO
L’estro è il periodo del ciclo sessuale della gatta in cui può accettare il maschio che, benché sempre disposto all’accoppiamento, ha una condotta sessuale più intensa durante alcuni mesi. Le gatte hanno il primo estro quando raggiungono la pubertà, in generale a partire dai 6-10 mesi di vita. Da questo momento, la femmina è fertile.
L’inizio della pubertà nei felini è determinato da diversi fattori:
- IL PESO Per andare in calore, la femmina deve avere un peso minimo.
- LA RAZZA Le femmine a pelo corto, tipo siamese, raggiungono la pubertà prima delle femmine a pelo lungo – ad esempio di razza persiana.
- FATTORI ESTERNI Ad esempio la presenza di un maschio nelle vicinanze o le ore di luce.
Le gatte vanno in calore con maggiore intensità in primavera, l’epoca con più ore di luce e calore. Poiché i gatti sono animali solitari, per accoppiarsi e procreare devono incontrarsi, perciò gli esemplari di entrambi i sessi devono mostrare segnali chiari ed evidenti della predisposizione all’incontro sessuale. L’attitudine quotidiana del maschio e della femmina cambia, con ripercussioni sul comportamento che si esplicitano con miagolii forti e persistenti. La gatta miagola moltissimo, si strofina ovunque, si rotola e si irrigidisce quando viene toccata, è inoltre particolarmente coccolona e cercherà di attirare l’attenzione in qualsiasi modo.
LA STAGIONE DEGLI AMORI NEI MASCHI
Durante la stagione degli amori, il gatto maschio marca il territorio con piccole quantità di urina carica di feromoni per attirare sessualmente la femmina. Quando assume questo comportamento, noto come marcatura sessuale, il gatto spruzza mobili, pareti e qualsiasi tipo di superficie verticale; l’odore può risultare sgradevole e difficile da eliminare. Il gatto inoltre diventa più aggressivo nei confronti degli altri maschi e può azzuffarsi facilmente e persino scappare di casa.
LA STERILIZZAZIONE
Il calore della tua gatta può essere fastidioso sia per lei che per te. Quindi, se non vuoi che si riproduca, è meglio sterilizzarla.
La sterilizzazione è la soluzione migliore per i problemi che la stagione degli amori può comportare in maschi e femmine, ed è inoltre l’unico modo per avere la sicurezza che non nasceranno gattini indesiderati.
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