I COMANDI DI BASE PER ADDESTRARE IL CANE
Se volete una convivenza armoniosa con il vostro cane, l’unico modo per ottenerla è quella di educare il vostro animale fin da quando è cucciolo, senza pensare che sia troppo piccolo per imparare, rimandando ormai quando è troppo tardi, ad insegnargli quei pochi e semplici comandi che renderanno la sua integrazione con la società ed il resto dell’ambiente che lo circonda.
L’addestramento cani è una delle prime cose con cui confrontarsi nel momento in cui si decide di adottare un cane o comprare un cucciolo in un allevamento.
I COMANDI DI BASE FONDAMENTALI
Vediamo ora i sei comandi fondamentali, che sono imprescindibili da conoscere per qualsiasi cane. Si tratta di comandi di base che permettono di vivere il cane in sicurezza, sia per sé stesso che per gli altri. Imparare almeno questi, sarebbe davvero importante.
Non è difficile, e darà immense soddisfazioni.
Ecco i comandi più importanti da insegnare al nostro amico peloso per un corretto addestramento:
1) IL COMANDO “NO”
Questo è il primo comando che si deve insegnare al proprio cucciolo fin dal suo arrivo in famiglia, se vogliamo crescere un cane educato ed ubbidiente.
Bisogna considerare il “NO” come un vero e proprio comando, in quanto non è né una punizione, né un rimprovero, ma esclusivamente un comando.
Per fare questo, bisognerà prestare un po’ di attenzione ed imprimere il senso della parola “NO”. Il comando ‘No” è uno dei comandi più utili perché evita che il cane si metta nei pasticci o mangi qualcosa di pericoloso. Se si chiede al cane di smettere di adottare un comportamento sbagliato occorre fornirgli anche un comando in modo di indirizzarlo verso un comportamento corretto. Se, per esempio, il cane sta per attraversare la strada il comando ‘no’ deve essere seguito da un altro comando, come ‘vieni’ o ‘seduto’ e l’esecuzione di uno di questi comandi deve essere subito ricompensata.
Il “NO” dovrà essere:
- Associato ai divieti di qualunque tipo.
- Categorico e senza equivoci, pronunciato con voce ferma, secca e decisa, quando si vede fare il cucciolo qualcosa di non consentito.
- Coerente, attenzione agli ordini, quello che è divieto oggi, non potrà essere tollerato domani, né da noi, né da qualunque altro membro della famiglia o del branco.
- Usato adeguatamente, senza abusare di questa parola e stargli addosso continuando a ripeterglielo, altrimenti il risultato sarà quello di confondere il cucciolo, finendo poi con l’ignorare il comando.
QUANDO NON USARE IL “NO”
Il “NO” non deve essere assolutamente usato quando stiamo insegnando al cucciolo un nuovo comando.
Se il cane sbaglia è bene ignorarlo completamente e non assillarlo in continuazione inibendolo con continui “NO”. Solitamente se agisce in modo corretto, lo premiamo con un complimento o con un bocconcino, pertanto se non procediamo in questa direzione, ma al contrario non diciamo niente, lui sa già di sbagliare perchè dal nostro modo di comportarci capisce che non sta facendo quello che gli stiamo chiedendo.
2) IL RICHIAMO “QUI”
Richiamare il nostro cane e farlo venire da noi, non è un vero e proprio comando, più che altro si tratta di un “invito” a raggiungerci e ricevere coccole o qualche ricompensa.
Il richiamo deve essere associato ad un gesto positivo, ma esige anche molta disciplina.
Per iniziare:
Il cucciolo deve aver già imparato il suo nome e per insegnargli a raggiungerci, potremo approfittare di un lieto momento, quello del pasto. Mentre preparate il cibo, fate in modo che un altro membro della famiglia faccia giocare il cane in un’altra stanza e lo distragga da voi tenendolo occupato. Una volta pronti, chiamate il cucciolo col suo nome e pronunciare il “QUI”, quindi: “Daisy QUI!”.
A forza di carezze, complimenti e situazioni positive, il nostro amico a quattro zampe imparerà che al “QUI!” dovrà correre immediatamente da noi!
Attenzione:
Se il cucciolo quando lo chiamate non obbedisce al comando, non preoccupatevi, fate in modo di allontanarvi nella direzione opposta e nascondetevi, per paura di restare solo, il cucciolo vi raggiungerà subito!
3) IL COMANDO “VIENI” O “TORNA”
Il comando “Vieni” è il fondamentale del richiamo, e può salvarti da un sacco di esasperazione e frustrazione. Puoi usarlo per far venire il tuo cane verso di te se ti scivola il guinzaglio, per farlo entrare rapidamente dal cortile o per dirgli di venire farsi fare le coccole! ‘Vieni’: è un comando fondamentale che serve per richiamare a sé il cane in situazioni di pericolo, magari durante un’uscita senza guinzaglio. L’esercizio è abbastanza complesso, quindi per eseguirlo serve un posto tranquillo e lontano da distrazioni. Si parte dal comando ‘resta’ o ‘seduto’, ci si allontana qualche metro dal cane e si impartisce il comando ‘vieni’ facendo attenzione che il cane lo esegua senza distrarsi o tentennare. Al termine dell’esercizio il cane dovrà essere immediatamente premiato.
Puoi usare la parola vieni, così come la parola torna, è indifferente. L’importante è che poi tu impari ad utilizzare sempre la stessa parola.
Il comando vieni (o torna) è davvero importante, sia per eventuali situazioni di pericolo che per situazioni di vita quotidiana.
Assicurati solo, soprattutto all’inizio, di comandare al tuo cane di venire associando il comando a situazioni positive. In questo modo, sarà sempre felice di venire da te, perché assocerà il ritorno a sensazioni positive.
Pratica questo comando frequentemente per tutta la vita del cane, gratificandolo sia con lodi che con premi in cibo.
4) IL COMANDO “FERMO” O “RESTA”
‘Fermo’ o ‘Resta‘: serve a far arrestare il cane in un determinato punto quando ci allontaniamo da lui. Indispensabile per la buona riuscita di questo comando è che il cane abbia già imparato ad eseguire il comando ‘seduto’. Partendo da questa posizione ci si avvicina al cane con il palmo della mano aperto e il braccio teso e si scandisce per bene la parola ‘resta’. Se il cane rimane al suo posto ci si avvicina ancora un po’ per ricompensarlo con il premio. In caso contrario si fa una piccola pausa e si ripete l’esercizio fino a quando non sarà riuscito.
5) IL COMANDO “SEDUTO”
Il comando seduto, riconosciuto internazionalmente come comando “SIT” è il più semplice e forse più importante nell’addestramento di un cane. È la base per molte altre tecniche di allenamento.
Il comando sit è di solito il primo comando che le persone insegnano ai loro cani. Sembra piuttosto semplice, eppure può svolgere un ruolo fondamentale nella gestione di comportamenti indesiderati.
Ad esempio, un cane non può sedersi e saltare allo stesso tempo. Preparando il cane a sedersi, hai iniziato il lavoro necessario per impedirgli di saltare. Inoltre, addestrare il cane a sedersi può aiutarlo a calmarsi e rilassarsi quando necessario.
‘Seduto’: è un comando che torna utile in diverse situazioni, sia a casa che durante le uscite. Serve ad abituare il cane a sedersi e stare buono per un certo periodo di tempo. Per riuscire ad impartire al cane questo comando, occorre attirare la sua attenzione e farlo concentrare su di noi. In secondo luogo bisogna mostrargli la ricompensa e fargli capire che potrà conquistarla solo se farà ciò che vogliamo. Bisogna mostrare il pugno con il premio portandolo vicino al muso dell’animale in modo che possa annusarlo, ma senza parlare o lasciare che lo tocchi.
6) IL COMANDO “LASCIA” O “DAMMI”
Il comando LASCIA dovrebbe indurre il cane a lasciare cadere a terra qualsiasi cosa abbia in bocca, che sia un oggetto o altro.
Il comando DAMMI invece dovrebbe indurre il cane a darti in mano l’oggetto (o altro) che ha in bocca. Per cui non lasciarlo cadere a terra ma dartelo in mano.
Sono due comandi molto simili e davvero facili da insegnare.
Questo comando può rivelarsi letteralmente un salvavita quando ci accorgiamo che il nostro cane sta masticando un boccone di cui non conosciamo la provenienza.
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